La chiesa di S. Lorenzo

(cenni storici a cura del prof. Franco Negrini)

Nell’ex via del Bacchio, attualmente via Isabella d’Este, al numero civico 13 vi è una chiesetta comunemente detta di S.Lorenzo, oggi chiesa della Comunità Evangelica Valdese di Mantova.
La chiesa sorge nella zona retrostante il grande palazzo dei conti Petrozzani: fu fatta costruire nel 1590 dal Conte Tullio Petrozzani, consigliere segreto del duca Vincenzo Gonzaga, devoto a S. Lorenzo; in suo onore fece appunto erigere il pubblico oratorio.

La facciata del piccolo tempio è caratterizzata da un alto basamento su cui è impostato l’unico ordine architettonico scandito da quattro lesene con capitello ionico, delimitanti due vuote nicchie.
Al centro un’ampia finestra bifora illumina l’interno.
La parte superiore si avvale delle classicheggianti forme di uno slanciato timpano decorato da più modanature e protetto da un dossale sormontato da quattro piastrini coronati, in origine, da marmoree palle.
Il portale è posto al centro, fiancheggiato da austere lesene con architrave in marmo.
Tutta la costruzione è in rossi mattoni, fanno eccezione le fasce di marmo bianco inserite fra l’alto basamento e l’inizio dell’ordine architettonico, l’architrave del portale e le coperture del timpano.

L’architettura dello spazio interno segue le eleganze del gusto manieristico, qui giocate sugli effetti generati dal predominio della linea curva e dalla presenza delle quattro affusolate sculture raffiguranti gli Evangelisti, la cui plastica risponde pienamente al desiderio di celebrare la parola divina, di confermare la nobiltà umana e la fede testimoniate dal martire Lorenzo.
Gli Evangelisti, eseguiti in stucco, sono parte integrante della superficie muraria; da essa emergono pur senza lasciare completamente l’avvolgente nicchia che trattiene le vesti a modo di altorilievo.

Anche il paramento murario dell’ovale aula ecclesiale è ritmato da piatte lesene su alto basamenti, compartendo in tal modo la superficie destinata alle nicchie.
Elementi decorativi, desunti dal repertorio classico, corrono lungo la cornice sulla quale è impostato il soffitto a calotta.

Nella parte opposta all’ingresso è collocato l’unico altare, entro una nicchia rettangolare.

Il suggestivo tempietto, voluto dal conte Tullio Petrozzani, rimase officiato fino al 1810. In seguito divenne magazzino e tale rimase fino al 1890 allorchè la Chiesa Evangelica Valdese ne acquistò la proprietà, lo restaurò e lo riaprì al culto.

Un minuscolo campanile sorgeva sulla parte estrema del tetto verso il cortile ed aveva una singolare campana finestrata (sei aperture), datata 1593, recante lo stemma della famiglia Petrozzani, l’immagine di S. Lorenzo e la Vergine con il Bambino. La campana esiste ancora ed è conservata nel Museo del Palazzo Ducale.

Al disopra delle statue dei quattro evangelisti erano collocate quattro tele della bottega di Teodoro Ghisi (della fine del XVI sec.), rimosse prima dell’acquisto dell’edificio da parte della tavola valdese. Restaurate nel 2011, queste opere sono conservate nella parrocchiale di S. Celestino a Pietole

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